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al testo di Marina Pacifici
Voglio ricordarti comeri allora
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Voglio ricordarti com'eri allora energica e battagliera non ombra vinta in un pianto agonizzante d'aurora.
Voglio incontrarti in un tempo andato fra i ricordi tenace e forte come il vento sulla scogliera, non fragile foglia d'inverno sospesa in quest'anticamera della morte.
Voglio rivederti nel tuo sguardo azzurro intenso mentre dipingevi il paesaggio, quieta ed assorta ed è mia compagna la malinconia ora che ti penso e la tristezza bussa puntuale alla mia porta.
Voglio ritrovarti fra le mie memorie, madre, nel palpito del cuore, giovane, determinata e fiera, donna signora del suo tempo ultima vestale della sera.
A mia madre
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Alberto Becca
- 31/01/2017 08:14:00
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E evidente che episodi gratificanti, immagini di un viso sereno e di un corpo integro si collegano ad una memoria "positiva"; non sono però a mio parere da accantonare le immagini, i ricordi legati alla sofferenza, alla debolezza, al tempo che inesorabilmente abbruttisce e avvilisce: è una conferma (per chi il ricordo lo trattiene) dell inesorabile lento scorrere dell esistenza che, per tutti, prima o poi, prevede momenti bui, situazioni cupe, abbamdoni, decadimenti, svilimenti; anche in tali situazioni la bellezza dellanimo vince malinconia e tristezza.
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